Bohm - La Fisica dell'Infinito
Prezzo € 12,00
Macro Edizioni
- Libro - Pagine 119
Formato: 13,5x20,5
Una delle principali scoperte di Bohm è il “potenziale quantico”, quell’invisibile parametro della fisica – così vicino alla coscienza – in grado di guidare tutta l’esistenza, dalle particelle elementari agli organismi complessi, e che gli ha consentito la formulazione di una versione completamente nuova e nondimeno rigorosa della meccanica quantistica.
L’intento di Bohm era quello di trovare un ordine e una finalità dove apparentemente, secondo la teoria fisica classica, c’era solo caos, casualità o, al massimo, probabilità.
Il potenziale quantico, inteso sia come concetto della fisica teorica che come concetto filosofico, ha portato Bohm a sviluppare una teoria di più ampio respiro, quella del cosiddetto “ordine implicato”, nell’ambito della quale tutto ciò che esiste materialmente, ed è per questo esplicato, ha un suo corrispettivo in ciò che esiste spiritualmente, essendo per questo implicato.
Due realtà – quella della materia e quella della coscienza – che interagiscono in maniera sincronica e armoniosa, e che Bohm intendeva descrivere con un modello fisico-matematico in grado di offrire davvero un’interpretazione unificante.
David Bohm è riconosciuto come una delle menti più originali e profonde del secolo appena concluso; scienziato e filosofo, le sue scoperte e riflessioni hanno influenzato in maniera decisiva la fisica contemporanea.
L’universo di Bohm, partendo dalla fisica dell’infinitamente piccolo, si risolve in una cosmologia del tutto nuova in cui mente e materia convivono in sintonia.
L’opera di Bohm è uno dei rari esempi di vera saggezza all’interno del mondo scientifico: infatti evidenzia le difficoltà da affrontare per raggiungere verità scientifiche e filosofiche che vanno ben oltre il semplice mondo materiale.
Questo libro è una storia di coraggio all’interno del mondo della fisica e al contempo un mini-trattato, sia scientifico che filosofico, di grande interesse per chiunque si ponga domande sull’intima struttura della realtà.
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E' molto interessante il contenuto. Ed anche la capacità dello scrittore di divulgare certi temi assai poco intuitivi. Tuttavia lo stesso, riferendosi al rapporto che Bohm aveva con Krishnamurti scrive a pag. 102: " ...probabilmente Krishnamurti non era persona realmente degna di Bohm il quale pur accorgendosene anche per altre ragioni che avevano mostrato l'incoerenza e talore il comportamento menzognero del pensatore indiano, non voleva accettare questa delusione riguardo a una persona che per molto tempo della sua vita aveva messo su un trono..." Afffermazioni pesanti e incomprensibili, tanto piu che il Teodorani non si prende neanche la briga di spiegare o citare quali siano stati questi atteggiamenti menzogneri di K.!! Affermazioni che assumono meschinamente il tono della calunnia soprattutto per chi, come chi scrive, conosce l'opera, e la biografia del filosofo indiano. Conoscenza che sicuramente manca all'autore, il Teodorani, tant'è che in bibliografia i riferimenti a K. sono ben miseri. Teodorani qui ha solo sparatosentenze di cui dovrebbe vergognarsi. A quanto pare, a prescindere dalle sue competenze, Teodorani non appare sotto il profilo umano 'realmente degno di Bohm'.
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